Energy Helicity Index (EHI) 

Questo indice rappresenta una combinazione tra il CAPE e lo SREH, fornisce la misura del potenziale di rotazione di un eventuale supercella.

EHI = (CAPE*SREH)/160.000

  • EHI < 1 → remota possibilità di supercelle e tornado;
  • EHI tra 1 e 2 → moderata probabilità di supercelle e tornado, ma in genere deboli e brevi;
  • EHI tra 2 e 2,4 → discreta probabilità di supercelle e tornado mesociclonici;
  • EHI tra 2,5 e 2,9 → ottima probabilità di tornado mesociclonici;
  • EHI tra 3 e 3,9 → possibili tornado F2-F3;
  • EHI > 4 → possibili tornado F4-F5.

MLTH indica la temperatura potenziale media, MLMR il rapporto di mescolanza medio, entrambi per lo strato rimescolato nei primi 500 m.
THCK rappresenta infine il thickness (spessore) tra le superfici isobariche 1000 e 500hPa, espresso in metri.

In sintesi, terminata la carrellata dei principali indici termodinamici, ne distinguiamo due gruppi:

  • indici che analizzano i gradienti termo-igrometrici verticali: CAPE, LIFT, TOTL, KINX;
  • indici che analizzano anche il wind-shear, dedotto direttamente dall’odografo: SWET, BRCH e SREH.

 Venti e wind-shear. Odografo 

Il profilo verticale dei venti con l’indicazione della direzione e velocità alle varie quote è rappresentato dai vettori a destra del diagramma Skew T-ln P, mentre il dettaglio con i vari parametri legati al wind-shear, ovvero la variazione in modulo e direzione dei venti con la quota, lo troviamo nell’odografo.
L’odografo è un grafico che rappresenta i movimenti della radiosonda nello spazio tridimensionale, rispetto al proprio punto di partenza.

Vi sono rappresentazioni dell’odografo sia in coordinate cartesiane che coordinate polari, nel nostro caso il grafico è in coordinate cartesiane, con le varie velocità del vento sugli assi.
Oltre ai grafici presenti su questo sito è possibile anche consultare i medesimi al seguente link:

Creazione grafici radiosondaggi

Inserendo data e ora di interesse, nonchè il codice ICAO identificativo della stazione di riferimento (ex. LIBR per Brindisi) è possibile visualizzare i grafici Skew T-ln P e l’odografo in modo ancora più dettagliato con varie informazioni presenti sulla destra.

Riguardo l’odografo presente al suddetto link, troviamo alcuni utili parametri da analizzare:

  • Storm Direction: direzione media di spostamento dei nuclei temporaleschi, intesa come direzione di provenienza, indicata dal dato in rosso ed espressa in gradi sessagesimali (360°). Occorre considerare la circonferenza goniometrica che ha 0°/360° in alto (quindi in questo caso la direzione di spostamento è da nord verso sud) e considerare i valori crescenti in senso orario. Quindi ad ex. 90° corrisponde ad est, 180° sud, 270° ovest, ecc., direzioni di provenienza dei nuclei temporaleschi.
  • Storm Motion: velocità media del temporale, espressa in nodi. I dati di velocità e direzione che abbiamo visto sono rappresentati nel grafico dal vettore rosso, la cui freccia punta verso la direzione di spostamento dei nuclei e la cui lunghezza è pari alla velocità di spostamento secondo la scala del grafico.
  • Storm Relative Helicity: indice visto poco sopra che valuta l’elicità verticale del vento, quindi indica la potenziale rotazione di un updraft e conseguente rischio di fenomeni vorticosi. Il suo valore lo troviamo in verde tra i dati a destra, e può essere direttamente analizzato secondo gli intervalli indicati in precedenza; nel grafico l’area che ne risulta è quella colorata in verde e delimitata dal profilo dei venti alle quote cui è calcolata.

I dati in azzurrino indicano gli shear calcolati (direzione e velocità) per gli strati 0-3 km, 3-6 km, e la risultante 0-6 km, a cui corrispondono i vettori del medesimo colore sul grafico, con direzione e modulo sempre derivanti dai valori registrati (il vettore 0-6 km rappresenta la somma vettoriale degli altri due che rappresentano gli strati che lo compongono).

I dati in giallo, arancio e viola rappresentano velocità e direzioni medie per gli strati rispettivamente di 0-2 km, 4-6 km e 9-11 km, con i rispettivi vettori rappresentati sul grafico con il medesimo colore.

L’ultimo gruppo di valori in fucsia (con i corrispondenti vettori fucsia nel grafico), denominato “Bunkers Storm Motion“, rappresenta dei valori calcolati secondo il cosiddetto metodo “Bunker” che riguarda la stima del movimento di una supercella.

In questo caso i valori ottenuti sono differenti da quelli dello storm motion e direction visto inizialmente, in quanto vi sono delle correzioni in modulo e direzione adottate specificatamente per il caso di mesocicloni, che spesso seguono una traiettoria differente ed indipendente dal profilo dei venti rilevati dalla radiosonda (in genere più a destra di circa 30° rispetto al vento medio e con il 75% della velocità teorica). ■

a cura di Stefano Salamanna

Fonti:
Informazioni varie on-line
“Temporali e Tornado” – di P. Randi, G. Formentini, A. Gobbi, A. Griffa

Vedi ancheI radiosondaggi