I dust devils o “diavoli di polvere” sono fenomeni che esercitano un certo fascino e sono tipici delle zone aride, come i deserti o i territori molto secchi.
La loro forma richiama molto quella delle trombe d’aria, ma la loro grandezza e la loro genesi è completamente diversa, in genere le dimensioni sono molto piccole e l’altezza del cono di sabbia e polvere non va oltre i 300 – 500 metri; i tornado o trombe d’aria hanno invece bisogno delle nubi temporalesche.
La caratteristica che rende questo fenomeno bizzarro sta nel fatto che la sua formazione avviene in condizioni di stabilità atmosferica, con cielo sereno o poco nuvoloso e non è collegato a nessuna nube o temporale di passaggio.
La sua genesi è causata da un forte surriscaldamento della superficie di un suolo arido, caldo e polveroso che in presenza di una piccolissima depressione sovrastante, genera un mulinello di aria che può crescere in dimensioni e potenza sollevandosi verso l’alto; l’aria calda salendo aspira altre masse d’aria dall’ambiente circostante ampliando il vortice.
Il dust devil durante il suo spostamento può aspirare sabbia, polvere e altri piccoli oggetti, continuando ad alimentarsi finché trova aria calda a sostenerlo, nel momento in cui attraversa una superficie più fredda (come per esempio un suolo inerbito) non ha più l’energia e il tempo per riscaldare la nuova aria, quindi l’equilibrio si rompe e il “Diavolo” muore!
Una leggenda popolare vuole che, durante la manifestazione della capiddhruta, ripetendo la frase “no la sai fare, no la sai fare” provocava una sorta di ira da parte del vortice, che si palesava con un ulteriore aumento della sua forza.
a cura di Salvatore Rollo