Nella previsione meteorologica sia a breve scadenza che a medio-lungo termine riveste particolare importanza la conoscenza del profilo termodinamico verticale dell’atmosfera, mediante il rilevamento dei principali parametri e la loro variazione con la quota.
Questo compito viene effettuato da dispositivi in grado di misurare i valori delle principali variabili fisiche come temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, ad orari ben precisi e stabiliti.
In particolare parliamo di migliaia di palloni sonda che ogni giorno vengono lanciati simultaneamente in tutto il mondo alle ore sinottiche principali, ovvero 00, 06, 12 e 18 UTC, ed i vari parametri vengono misurati durante l’ascesa dal suolo fino a 25-30 km di altezza; un dispositivo radio trasmette in contemporanea i valori registrati alla stazione di lancio a terra.
L’insieme di tutti questi dati misurati prende il nome di radiosondaggio, rappresentativo dello stato attuale della colonna atmosferica per un’area che comprende la zona circostante la stazione fino ad una cinquantina di km.
In Italia abbiamo 8 stazioni attive che effettuano radiosondaggi:
- Cuneo
- Cameri (Novara)
- Udine
- S.Pietro Capofiume (Bologna)
- Pratica di Mare (Roma)
- Galatina (Lecce)
- Trapani
- Cagliari
Le stazioni di Cameri e Galatina hanno sostituito rispettivamente quelle di Milano Linate e Brindisi, stazioni dismesse nel corso dell’anno 2021.
I dati ricavati vengono utilizzati per due scopi principali:
- l’inizializzazione dei modelli fisico-matematici per la ricostruzione dello stato iniziale dell’atmosfera, utilizzati dai principali centri meteorologici mondiali;
- un utilizzo più immediato per una previsione a breve scadenza per la zona in esame.
Di quest’ultimo aspetto si parla in dettaglio nell’articolo di approfondimento sull’analisi dei radiosondaggi. ■
a cura di Stefano Salamanna
Vedi anche: Analisi radiosondaggi