L’Hybrid Scan Reflectivity e la Lowest Beam Map sono prodotti che rilevano il valore della massima riflettività a partire dall’elevazione più bassa possibile, per ogni pixel dell’area scansionata; con questo prodotto si ottengono i prodotti di precipitazione accumulata.

Le Reflectivity and Velocity Cross Section sono sezioni verticali di riflettività e velocità le quali permettono di “tagliare” il volume di dati lungo un segmento tracciato tra due punti stabiliti.
Questi prodotti consentono di:

  • valutare la formazione, dissipazione, estensione della precipitazione;
  • verificare l’esistenza e intensità di una bright band, ovvero quella regione in cui le particelle ghiacciate si fondono in pioggia, visto che ciò causa una riflessione maggiore rispetto a quelle regioni di particelle ghiacciate sopra e sotto la pioggia;
  • stimare la quota dei nuclei con riflettività massima.

Il Vertical Integrated Liquid fornisce dati di riflettività convertiti nell’equivalente contenuto di acqua liquida, da non confondere però con il contenuto di acqua precipitabile; la riflettività è integrata su tutta la colonna d’atmosfera.
Valori alti di VIL sono correlati a temporali con i valori più elevati di riflettività e con i più forti updrafts, l’applicazione di questo prodotto può trovare luogo nella distinzione dei temporali con maggiore probabilità di grandine.
Occorre tener conto che il prodotto è affetto da errori sia per distanze vicine al radar (per la presenza del cono del silenzio) sia per grandi distanze ove l’affidabilità è minore.

Infine un altro prodotto derivato è rappresentato dall’Echo Top, in cui viene identificata l’altezza della sommità dell’eco radar.
In questo caso si possono valutare le celle temporalesche più attive come ad esempio quelle ad asse obliquo, le quali si possono individuare anche con scansioni radar tridimensionali in cui si può ammirare l’inclinazione dell’updraft con l’incudine che si estende sottovento (ovvero direzione opposta a cui spira il vento dominante) per diversi chilometri. ■

a cura di Stefano Salamanna

Fonti:
“Temporali e Tornado” – di P. Randi, G. Formentini, A. Gobbi, A. Griffa
Informazioni varie on-line